Il Restauro
Il complesso della Montara è stato oggetto di consistenti restauri a cura dei proprietari a partire dall’anno 2000. Al consolidamento strutturale e al totale rifacimento degli impianti, è seguito il completo recupero della facciata della Villa.
Le statue del timpano sono state ricomposte e restaurate, per poi essere riposizionate sulla sommità del tetto.
Delle due meglio conservate sono state eseguite le copie lapidee da esporre all’interno del salone principale.
Le statue raffiguranti Apolllo e Clizia del salone centrale sono state restaurate e ripulite da sommarie ridipinture che avevano subito nel corso del tempo.
Grazie alla paziente opera dei restauratori Rosa e Stefano Sacchetti, gli affreschi settecenteschi dei saloni al piano terra sono stati riportati in luce e consolidati per garantire loro una lunga conservazione nel tempo.
In seguito è stato restaurato il complesso della chiesetta con rustico annesso e la Pala d’altare dell’Ugolini.
Non sono stati tralasciati nemmeno gli spazi verdi che sono stati completamente riprogettati e realizzati.
E’ stato infine concluso nel settembre 2009 il recupero del Padiglione, risalente ai primi del Novecento, anch’esso in completo stato di abbandono ed utilizzato in passato per il ricovero del bestiame.
L’intento di tutto il restauro è stato il recupero storicamente corretto del complesso, lasciando spazio però alla creatività del padrone di casa, che fin da ragazzo nei momenti liberi si cimenta con la lavorazione di mobili e sculture in legno, il restauro di mobili, quadri e lampadari di antiquariato e, come ultime sperimentazioni, la creazione di lampadari di cristallo e la modellazione della latta di ferro per creare delle “narrazioni visive” di favole.
I prossimi interventi che nel tempo si vorrebbero realizzare consistono nel recupero delle pregevoli stalle settecentesche nei pressi del Padiglione e il restauro del rustico ottocentesco, di interessante valenza architettonica, ubicato sul lato est dell’edificio principale.
Un progetto a lungo termine dunque, che è stato apprezzato anche a livello istituzionale, con il conferimento all’Avv. Paolo Fiorini da parte dell’ Istituto Regionale Ville Venete del Premio Villa Veneta 2007, motivato: “per il recupero filologico e puntuale dello splendido edificio di origine cinquecentesca con notevoli trasformazioni settecentesche. L’intervento va segnalato per la qualità del recupero e per l’ingente impegno di risorse private impegnate, stante il totale ed assoluto stato di degrado dell’edificio in disuso ed abbandono da oltre cinquanta anni. Ora l’edificio costituisce una potenziale risorsa a disposizione dell’intero territorio.”
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